Come indica il termine content, siamo di fronte ad un approccio al marketing che mira a creare e condividere “contenuti” di alto valore, pertinenti con la tua azienda e con i prodotti o servizi che fornisci ai tuoi clienti.
I contenuti possono essere testuali, audio e video; di conseguenza diversi sono i canali di trasmissione del messaggio: blog, ebook, email, fotografie, video etc.
Ma il content marketing è un’invenzione moderna o le sue tracce sono già presenti in tempi non recenti?
È il lontano 1898, quando la Michelin, uno dei brand più importanti e famosi di pneumatici al mondo, creava per i suoi clienti la sua prima Guida.
In quasi 400 pagine della Guida Michelin, il guidatore poteva trovare le più svariate informazioni che riguardavano stazioni ferroviarie, medici, farmacisti, meccanici, benzinai e gommisti.
Vista la poca diffusione delle automobili in quell’epoca, la guida era distribuita regolarmente.
Quando invece le auto divennero un bene sempre più alla portata di tutti, la guida divenne a pagamento e venne introdotta una classifica sui migliori ristoranti e chef a seconda dei luoghi che si andavano a visitare.
Se invece con la nostra fidata DeLorean di Ritorno al Futuro, torniamo al 1985 e facciamo un salto nel passato relativamente breve, è in questa data che pare si possa collocare la nascita del vero e proprio content marketing.
L’azienda “John Deere”, con sede a East Moline, nell’Illinois (Usa), pubblicò una rivista, The “Farrow”, che forniva consigli utili agli agricoltori.
Da questi due esempi di primordiale content marketing possiamo evincere un aspetto molto importante: l’obiettivo principale non è fare pubblicità ad un prodotto o servizio, quanto piuttosto focalizzare l’attenzione del lettore o dell’ascoltatore, sul brand con scopi educativi, informativi e ludici.