La psicologia del colore nel web
La psicologia del colore nel web

La psicologia del colore nel web riveste un ruolo molto importante nella comunicazione, in quanto la giusta scelta dei colori, per un logo o un sito web è fondamentale; i colori influenzano le scelte di acquisto dei consumatori. La selezione del colore non è fatta soltanto sulla base del gusto personale o dell’estetica, ma alle spalle vi è un vero e proprio studio, una ricerca delle emozioni da suscitare e del messaggio che si vuole trasmettere.

Oggi, guardare il mondo a colori attraverso il monitor del nostro computer ci sembra assolutamente normale. In realtà, l’avvento degli schermi a colori nell’informatica è storia abbastanza recente. 

Questo ha consentito di trasferire il ruolo importante che il colore gioca nella nostra vita, anche nel web e, di conseguenza, nel web marketing e nella comunicazione in generale.

Perché il colore è capace di:

  • dare direzione al pensiero
  • influenzare le azioni
  • provocare reazioni
  • irritare
  • attirare l’ attenzione
  • avere un impatto sull’umore.

Grazie a ricerche scientifiche e tradizioni storiche, si è capito come la mente reagisce in maniera istintiva alle diverse tinte.

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Digital marketing turistico: quello che sogni prima o poi accadrà
Digital marketing turistico: quello che sogni prima o poi accadrà

Pianificare un viaggio è un’operazione che viene fatta sempre più frequentemente, per non dire esclusivamente, online.

I passaggi sono in genere i seguenti:

  • ricerca del posto da visitare
  • prenotazione dell’hotel
  • acquisto dei biglietti
  • condivisione del proprio feedback sul viaggio

È quindi fondamentale se hai un’azienda che lavora in questo settore, conoscere strumenti e strategie di marketing turistico che ti aiutino ad aumentare la visibilità online, coinvolgere e fidelizzare i tuoi clienti.

Il digital marketing turistico si occupa proprio di questo: è consulenza per strategie di web marketing a 360°, rivolto a tutti coloro che si occupano di turismo.

Cosa non può mancare nella tua strategia?

  • sito web e user experience di qualità
  • contenuti ben organizzati e coinvolgenti
  • visibilità sui motori di ricerca
  • assistenza al cliente

 

 

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Neuroni specchio: imitami e ti dirò chi sei
Neuroni specchio: imitami e ti dirò chi sei

I neuroni specchio sono dei particolari neuroni, situati nei lobi frontali del nostro cervello. 

Fu il ricercatore italiano Giacomo Rizzolatti, professore ordinario di Fisiologia Umana e direttore del dipartimento di Neuroscienze all’Università di Parma che, insieme ad altri colleghi, ne scoprì l’esistenza nel 1992. 

Rizzolatti studiò la corteccia frontale inferiore del macaco, cioè la zona del cervello dove avviene la programmazione dei movimenti.

Il suo scopo era di capire quali meccanismi neurofisiologici si attivavano durante i movimenti della mano delle scimmie. Questo per sfruttarli poi su pazienti con lesioni neurologiche.

Durante questi esperimenti, lo scienziato di Parma scoprì un piccolo sottogruppo di neuroni che si attivavano anche quando il macaco si limitava a guardare qualcuno compiere un’azione.

Fu una scoperta sorprendente, perché dimostrava l’attivazione di neuroni mentre si guardava qualcun altro compiere un’azione e non poco prima di compierne una.

È come se questi neuroni ci permettano di adottare il punto di vista di un altro soggetto, memorizzandone i movimenti e replicandoli nel nostro cervello. Da qui il nome di “neuroni specchio”.

Sono state utilizzate moderne tecniche come il Brain imaging o la fMRI (risonanza magnetica funzionale), che hanno dimostrato durante gli esperimenti che la corteccia parietale inferiore e quella frontale inferiore del cervello umano, si attiva sia quando si compie un’azione, sia quando si osserva qualcun altro compierla.

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Proximity marketing per la tua azienda cos'è?
Proximity Marketing: cos’è?

 

Il Proximity Marketing, o marketing di prossimità, è un filone particolare del digital marketing, che oggi mette a disposizione delle aziende enormi opportunità e potenzialità.

Anche il sito web americano di business per antonomasia, eBusiness Insider, prevede tassi di crescita esponenziali in questo settore.

Questa particolare forma di marketing è molto utilizzata all’interno di punti vendita di luoghi come aeroporti, hotel e musei, con lo scopo di migliorare ulteriormente la shopping experience dei clienti, offrendo servizi di qualità sempre più elevata attraverso gli smartphone.

Grazie al proximity marketing il negoziante può creare ed inviare, ad un pubblico altamente targettizzato, contenuti contestualizzati e personalizzati sui device mobili attraverso apposite App.

Questo servizio si attiva quando un cliente si trova a passare vicino ad un determinato punto vendita o entra in un negozio. Ugualmente può fornire servizi ben precisi ai clienti di un hotel, o ai visitatori di un museo, ecc. Richiede quindi la geo localizzazione.

Il marketing di prossimità permette di avvertire in tempo reale della disponibilità di un’offerta speciale o di un coupon con uno sconto per i clienti, tutto questo attraverso una notifica sul proprio smartphone.

Poter usufruire delle potenzialità dei moderni dispositivi mobili per aumentare la Customer shopping experience dei clienti è un’opportunità da non lasciarsi sfuggire. Un utente su tre dichiara di aver acquistato solo dopo aver cercato informazioni attraverso il proprio telefonino.

Il 31% dice di aver fatto la propria scelta di acquisto già nel punto vendita, dopo aver ricevuto informazioni circa il prodotto scelto.

In Inghilterra si stanno già analizzando e misurando i primi risultati a livello di business, legati all’utilizzo di queste nuove tecnologie. 

In Italia siamo ancora agli inizi. Questo più che uno svantaggio rappresenta indubbiamente un vantaggio per quelle aziende pubbliche o private e per quei professionisti che decidano di essere i precursori di questa nuova rivoluzione tecnologica.

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Content marketing per la tua azienda cos'è?
Content Marketing per la tua azienda: cos’è?

Come indica il termine content, siamo di fronte ad un approccio al marketing che mira a creare e condividere “contenuti” di alto valore, pertinenti con la tua azienda e con i prodotti o servizi che fornisci ai tuoi clienti.

I contenuti possono essere testuali, audio e video; di conseguenza diversi sono i canali di trasmissione del messaggio: blog, ebook, email, fotografie, video etc.

Ma il content marketing è un’invenzione moderna o le sue tracce sono già presenti in tempi non recenti?

È il lontano 1898, quando la Michelin, uno dei brand più importanti e famosi di pneumatici al mondo, creava per i suoi clienti la sua prima Guida. 

In quasi 400 pagine della Guida Michelin, il guidatore poteva trovare le più svariate informazioni che riguardavano stazioni ferroviarie, medici, farmacisti, meccanici, benzinai e gommisti

Vista la poca diffusione delle automobili in quell’epoca, la guida era distribuita regolarmente.

Quando invece le auto divennero un bene sempre più alla portata di tutti, la guida divenne a pagamento e venne introdotta una classifica sui migliori ristoranti e chef a seconda dei luoghi che si andavano a visitare.

Se invece con la nostra fidata DeLorean di Ritorno al Futuro, torniamo al 1985 e facciamo un salto nel passato relativamente breve, è in questa data che pare si possa collocare la nascita del vero e proprio content marketing.

L’azienda “John Deere”, con sede a East Moline, nell’Illinois (Usa), pubblicò una rivista, The “Farrow”, che forniva consigli utili agli agricoltori.

Da questi due esempi di primordiale content marketing possiamo evincere un aspetto molto importante: l’obiettivo principale non è fare pubblicità ad un prodotto o servizio, quanto piuttosto focalizzare l’attenzione del lettore o dell’ascoltatore, sul brand con scopi educativi, informativi e ludici.

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Micro Momenti - Togethere blog
Micro Momenti: cosa sono e come sfruttarli per il tuo business

I Micro Momenti sono gli istanti durante i quali un utente consulta il web per periodi di tempo estremamente brevi, al fine di ottenere informazioni che soddisfino una sua necessità immediata.

Sono importantissimi per un’azienda e In questo articolo vedremo:

  • perché si rivelano molto utili per mettere in campo strategie di web marketing
  • cos’è la Teoria dei Micro Momenti
  • quali sono i Micro Momenti identificati da Google
  • come cambiano i percorsi di acquisto del consumatore
  • quali strategie deve adottare un brand per sfruttarli al meglio

Sappiamo bene tutti quanto, con la diffusione esponenziale dei dispositivi mobili, le persone vivano in simbiosi con i loro smartphone e li utilizzino per effettuare ricerche di ogni tipo.

Pur trattandosi di momenti “micro”, possono rivelarsi molto utili per adottare strategie di web marketing di successo.

Per le aziende, riuscire ad essere presenti nell’esatto momento in cui si manifesta l’esigenza di un utente, è una strategia vincente, che permette con molta probabilità di convertire quello che fino ad allora era un cliente potenziale, in un cliente effettivo.

L’analisi del quando e dove gli utenti cercano i prodotti, si rivela quindi per un’azienda, un elemento importantissimo del suo business: immedesimarsi nel cliente ed intercettare i suoi bisogni risulta essere fondamentale.

Google i Micro Momenti li definisce così:  “momenti che contano”: momenti per divertirsi, imparare, informarsi e acquistare. Si tratta di occasioni chiave per le aziende, perché identificano i momenti in cui vengono prese le decisioni. Ma non solo. Si definiscono le proprie preferenze, il gradimento verso un determinato oggetto o servizio, momenti in cui vogliamo che i nostri desideri e necessità siano soddisfatti all’istante.

Questi momenti nascono da esigenze, passioni o necessità.

Google ha creato un breve ed emozionante video per spiegare bene cosa sono.

 

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